Ansimava per loro il dubbio
Ansimava per loro il dubbio
d’affidarsi i gesti più segreti.
A lui confidare ha potuto
gli occhi da gettarsi segreti.
Da lì è soffiato il calore
del verbo che ancora non lùce,
ma è suo e riposa
alla sua ombra ciò che tace.
Dice, “con te ho gradito violare
fin’ai più ripidi confini
– violento solo fioriti confini”.
Ora capita nei capelli
a infilare spine
prese al maggio dei suoi sogni.