Il cambiamento di genere sotto il regime talebano

L’Afghanistan ha migliaia di persone appartenenti al gruppo LGBT nate da famiglie diverse in tutto il paese. Tuttavia, da quando il censimento della popolazione ha smesso di essere effettuato, a causa delle crisi e dell’insicurezza delle ultime decadi, l’esatto numero degli LGBT resta ignoto. In maniera approssimativa, è tuttavia possibile ipotizzare che più di diecimila persone di orientamento LGBT vivano in Afghanistan. Dato il numero molto alto di nascite, è naturale che vengano al mondo anche un cospicuo numero di LGBT. Ogni giorno dozzine di persone nascono con queste caratteristiche naturali e sociali, e quando arrivano all’adolescenza, la loro natura sessuale si rivela e sono costretti ad affrontare numerosi problemi a causa di questi naturali cambiamenti fisici.
Il genere di una persona è determinato dall’apparenza dei suoi genitali al momento della nascita o prima di essa, ma sfortunatamente non è determinato dagli organi interni o dai cromosomi o da altri segnali biologici che una persona esibisce durante gli anni della pubertà. Per questo motivo, a causa di questi repentini cambi biologici, le vite di queste persone si trasformano e loro vengono private di tutti i diritti umani dalla società tradizionale Afghana, ed anche i loro genitori e parenti gli voltano le spalle.
Sebbene durante il dominio del precedente governo, con la presenza della comunità internazionale, fossero attive nel paese molte istituzioni per i diritti umani e tante organizzazioni nazionali ed internazionali che proteggevano gli LGBT, comunque molti transgender erano costretti a vivere segretamente e a porsi a riparo dagli occhi delle persone. Persino a quel tempo nascondersi era l’unica scelta possibile.
Ora che il paese è caduto in mano ad uno dei gruppi più fondamentalisti, le condizioni di queste persone sono peggiorate, e l’intera popolazione transgender, composta da migliaia e migliaia di persone, rischia la distruzione. Attualmente, il transgender è considerato un tabù in Afghanistan e, dal punto di vista dei leader talebani, un’offesa alla morale e alla religione dell’Islam. Il regime talebano non accetta nulla che vada contro la religione ed agisce per distruggere qualsiasi cosa lo faccia. Ciò significa che possono uccidere facilmente i transgender fucilandoli nei campi o portandoli in corti illegali, perché non esiste nessun difensore dei diritti umani, anzi, non esistono diritti umani.
I transgender non affrontano solo il rischio dello sterminio, ma sono anche spesso violentati dai membri del gruppo nelle aree rurali. Non solo sfruttare sessualmente questo vulnerabile segmento della società non è un crimine per i talebani, ma rappresenta addirittura una ricompensa. D’altra parte, i transgender sono molestati anche da uomini ignoranti e sfrenati, gente del posto e ragazzi. Molti di questi fanno loro richieste sessuali ed immorali che, se non accettate, portano a violenze e molestie.
Un nuovo report di “OutRight Action International and Human Rights” mostra come le persone di orientamento LGBT in Afghanistan, così come le persone che non si conformano ad una rigida norma di genere, affrontino gravissime minacce che ne mettono in pericolo la sicurezza e la vita. Il report si basa su un’intervista condotta con sessanta LGBT, avvenuta alla fine del 2021. Molti degli intervistati si trovavano in Afghanistan, mentre altri erano fuggiti in paesi vicini, dove comunque correvano molti pericoli, fra i quali l’essere costretti a ritornare. Di queste persone, solamente pochissime si sono trasferite in paesi dove si sentono al sicuro.
Molte fra le persone intervistate riportano di essere state attaccate, assalite sessualmente, o direttamente minacciate dai talebani a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere. Altri raccontano di abusi subiti da membri delle proprie famiglie, vicini e partner che ora supportano i talebani o credono di dover agire contro gli LGBT a loro vicini al fine di garantirsi la salvezza. Molti di noi, raccontano, hanno dovuto abbandonare la propria casa per fuggire dagli attacchi dei talebani o da quelli di coloro che li supportano.
Tristemente, la vita miserabile che i transgender conducono in Afghanistan sotto il dominio talebano, ha portato queste persone a richiedere un cambio di genere. Questo perché le persone di orientamento LGBT non sono al sicuro, e la più grande minaccia del gruppo dominante è diretta verso di loro. Sebbene lasciare il paese possa rappresentare una soluzione, questa possibilità è negata a causa delle restrizioni di viaggio, delle frontiere bloccate e della mancanza di supporto degli stranieri. Queste persone sono dunque costrette a cambiare genere, ma anche il cambiamento di genere è pericoloso, perché i talebani si sono avvalsi della Sharia islamica, da loro creata, per proibirlo.
Poche settimane fa, il ministero della salute talebano ha dichiarato illegale l’atto di cambiare sesso. Qalandar Ebad, ministro della salute, ha dichiarato in conferenza stampa: “Questo ministero si è espresso sulla questione del cambiamento di genere e, attenendosi alla Sharia fatwa, ha deciso che non verrà mai permesso.” Ha poi aggiunto, essendo dottore lui stesso, che: “Dal punto di vista dell’Islam, il cambiamento di genere, ed il fatto che un uomo voglia divenire una donna e viceversa, non è permissibile.” La soppressione e l’eliminazione della comunità LGBT non è una novità per i talebani, ma l’aggiunta del cambiamento di sesso alla lista delle proibizioni mostra, ancora una volta, l’insistenza e lo sforzo talebano nel reprimere la loro comunità.
La situazione di questo gruppo è così disperata che persino coloro che conoscono l’Islam tanto quanto un uomo religioso non sono al sicuro e devono essere eliminati dalla società. La vita sociale ed economica dei transgender è estremamente dura. Sotto l’ombra del potere talebano, non esistono quasi opportunità economiche per i transgender. Una continua lotta con problemi di sicurezza, sociali ed economici è il dazio che i transgender pagano per essere vivi. E non solo, queste persone sono largamente soggette ad abusi sessuali, minacce, stupri e omicidi. Molti, essendo così vulnerabili, sono assassinati dalle loro famiglie, dai gruppi religiosi e ora dai militari talebani. Pertanto, vedono il cambiamento di genere come l’unica possibilità per essere in pace e vivere sotto il potere del regime talebano in Afghanistan. A questo scopo, partono anche verso altri paesi come il Pakistan, l’Iran e l’India e pagano altissimi costi per poter cambiare sesso.