L’ambizione dell’appartenenza
Nello sguardo irrequieto al vuoto volo
per lampi si determina l’istante
levato dall’aliquota del tempo.
È il mio passare che dilata l’aria
passato nell’assenza ad ogni attesa
per divisioni e dettagli cruciali.
Che colpa avevo
di nominare cose
e non averle: grande
è l’ambizione dell’appartenenza.
Le ricordavo quasi una famiglia
– cammeo perlato d’ambra –
nel cielo pereunte. Lenta luce
incise il mio ricordo, il sole in quota
mancina sulle cose: predicato
del nome che confonde
al verbo non conforme.