Napoli Ferrovia: ipotesi di sceneggiatura
Si pubblica il terzo e ultimo capitolo del progetto di Franco Jannuzzi ed Enzo Rega sulla realizzazione di un film tratto da Napoli Ferrovia (Ermanno Rea, 2007). Kairos ha pubblicato ad agosto 2024 il soggetto e il trattamento del film. Nel mese di aprile 2024, invece, è stato pubblicato il carteggio fra Enzo Rega ed Ermanno Rea sul medesimo tema.
Scena 1
Piazza del Plebiscito Esterno – Giorno
Voce F.C.
… Di nuovo ti rivedo,
città della mia infanzia spaventosamente perduta…
Città triste e allegra, eccomi tornato a sognare…
Io? Ma sono lo stesso che qui è vissuto, che qui è tornato,
e che qui è tornato a tornare, e a ritornare,
e di nuovo a ritornare?
Fernando Pessoa
Titoli di testa
Scena 2
Via Tristano Caracciolo (zona porta Capuana) Esterno – Notte
Un uomo sdraiato per terra avvolto in un cappotto, sembra dormire.
Caracas si china su di lui.
L’uomo con capelli ricci e grigi poggia la testa su un piccolo e logoro zaino gonfio dal quale emerge un giornale arabo.
L’uomo trema.
Caracas
Che ti succede, fratello?
L’uomo batte i denti con più forza. si tiene un fianco con entrambe le mani. Caracas prova delicatamente a staccargliene una: è sporca di sangue.
Caracas si guarda intorno, vede passare due uomini, li chiama.
Caracas
Ehi, ehi!
I due uomini si mettono a correre, scomparendo.
Caracas fissa per un attimo il marciapiede, poi di colpo prende il cellulare e fa un numero.
Caracas
Polizia… Parla Caracas, sono in via Tristano Caracciolo, c’è un uomo che perde sangue. Venite con un’ambulanza
Caracas si china di nuovo sull’uomo.
Caracas
Capisci l’italiano?
L’uomo annuisce e Caracas si siede per terra vicino a lui.
Caracas
Cosa è successo?
Uomo
Niente.
L’uomo si preme di più le mani sul fianco sinistro.
Caracas
Come niente? Chi è stato?
L’uomo senza rispondere rimane con gli occhi chiusi.
Caracas
Come ti chiami?
Uomo
Aziz
Caracas
Hai moglie? Devo avvertire qualcuno?
L’uomo scuote lentamente il capo.
Caracas
Da quanto tempo sei in Italia?
Uomo
Tre mesi
Caracas
Come, così poco?
Uomo
Non ci fossi mai venuto!
Caracas
Hai fatto qualcosa che non dovevi fare?
L’uomo tossisce.
Uomo
Aziz non ha niente da rimproverarsi. Io ho Allah nel cuore.
Caracas
Davvero non vuoi che dica a qualcuno che sei ferito?
L’uomo scuote il capo.
Caracas
E se muori?…Ho capito (scherzoso), pensi di cavartela
Uomo
No!
Caracas
Vuoi morire?
L’uomo annuisce.
Caracas
Tu non morirai, sta arrivando l’ambulanza
Uomo
Sei un uomo buono… sei cristiano?
Caracas
No
Uomo
Musulmano?
Caracas
Non ancora… lo diventerò
Uomo
Il musulmano è misericordioso con tutti gli esseri umani. Vuole il bene di tutti… (tossendo) è proprio finita… è finita
La macchia di sangue in terra si va allargando.
Scena 3
Piazza Trieste e Trento, via Toledo Esterno – Giorno
Ettore cammina in piazza Trieste e Trento e sulla sua destra imbocca via Toledo.
Ettore (voce F.C.)
No non è affatto mutata. Questa è una città-spugna, capace di apporre il proprio sigillo su ogni importazione, di ridurre alla propria misura chiunque la scelga per casa; questa è una città che inghiotte, metabolizza fingendo di farsi essa stessa straniera via via che integra lo straniero, lo divora.
***
Ultima scena
Via Toledo Esterno – Notte
Ettore intravede qualcuno in mezzo alla folla, una figura slanciata dentro a un paio di jeans neri attillati con una cintura vistosa intorno alla vita… sembra Caracas.
Con vigore lo prende da un braccio e alzando la voce.
Ettore
Ehi, Caracas!
L’uomo si gira infastidito… non è lui.
Ettore
Oh, mi scusi
Ettore continua a camminare immerso nei suoi pensieri.
Sbocca in piazza Plebiscito.
Voce F.C.
Una volta ancora ti rivedo,
col cuore più lontano e l’anima meno mia.
Una volta ancora ti rivedo,
straniero qui come dappertutto,
casuale nella vita come nell’animo…
Fernando Pessoa
Titoli di coda