Rifratto

Segui l’eco di un passo
sulla riva rimasta,
sull’algente risacca
evanescente,
l’orma che lascia
l’annegato –
la battigia al mattino –
l’onda che bacia
il piede sinistro

A guisa di stelle spinate
calpesti, frantumi
gusci di conchiglia
E quando li sfreghi
al modo delle placche
del mondo
ritorni reale,
l’unico suono
che non esiste a fatica