Rivendico
Rivendico
un diritto
inviso ai più
il diritto a scomparire…
Rivendico
un diritto
inviso ai più
il diritto a scomparire…
Segui l’eco di un passo
sulla riva rimasta,
sull’algente risacca
evanescente…
Sono un albero antico e mi nutro di terra,
la terra mi nutre
con pomi d’arancio e melograni
nel giardino che fu nostro…
La dissi essere silenziosa.
Loro mi chiesero cosa
e io risposi che a colazione
si erano scambiati i biscotti…
E ora lo sai che sono conchiglia ed
onda, vieni, amore mio,
nel ventre, è scudo e schiuma,
e caldo è il tocco, non teme il crollo…
Può accadere che ci si inizi a sentire
Volk
e – attraverso
parole poetiche –
si rivendichi la patria…
Non vedo edifici crollare
grandi onde demolire i moli
fenditure infiltrarsi al nucleo del pianeta…
Prendi un amore che non sia ancora scaduto
controlla che non ci siano perdite e che la confezione sia integra
verifica che la forma coincida con quella originaria…
A nulla servono le rêveries notturne,
se non a destare la brama fremente
di transitare per luoghi mai esistiti…
Il mio nome è Animatremula;
del resto non so dirti nulla.
Il passato mio non ha culla
né pascoli o sapori: sola
mi pensavo fin da piccola…