Epilegomena
La strada per mare porta
a un’antica bara, affondata
dai lembi di terra di un bosco…
La strada per mare porta
a un’antica bara, affondata
dai lembi di terra di un bosco…
La prima meraviglia fu incredula ed ingenua
come non capire un trucco di magia
o la falena che muore nella fiamma
in un singulto di luce appagata…
Angeli In quest’alba deserta
tra visi incuneati e respiri sospesi
non perdono mai luce
a tirare su il fango…
Nello sguardo irrequieto al vuoto volo
per lampi si determina l’istante
levato dall’aliquota del tempo…
Sfugge alla nitidezza
un dettaglio sbiadito.
La memoria è dimentica
di intervalli eccessivi…
Al mattino ti confondi con gli altri
ma so che sei vicino
tra le chiome dei pini.
Oggi sembrano infiniti
gli alberi di bianca magnolia.
Di fronte, sento solo il mare.
Ma voi correte bambini, correte
e fate leva dove il bradisismo si lega
alla pietra di inciampo
alla terra sottratta nel gioco
dalla discendenza dei pari.
Non chiedermi se un giorno,
quando la luna
ancora rossa della nostra gioia
ritornerà tra nubi lievi
a rammentarci il grido della vita…
Un clochard fruga il cielo
E una cartaccia
Mentre
Il pagliaccio regala bei fiori
E non ride davvero mai.