Via
Un clochard fruga il cielo
E una cartaccia
Mentre
Il pagliaccio regala bei fiori
E non ride davvero mai.
Un clochard fruga il cielo
E una cartaccia
Mentre
Il pagliaccio regala bei fiori
E non ride davvero mai.
In questo tempo nel quale l’umanità soffre,
vorrei essere vento, vento di libertà,
quando è la stessa a mancare.
Infingarda esistenza
trafitta dall’abulia,
respiro indolente
d’impassibile alerce.
Questa sera sono preoccupata.
Per Nulla, che ancora deve avvenire
Il cui fiato sento costantemente
Tra la nuca e la dolorante spalla.
Nell’ora liminale del pensiero,
campo d’émpiti,
tutto mio
fu l’orizzonte al buio degli eventi.
Daremo aria a queste terre chiuse
prima che ritorni la stagione forzata
sognata delle partenze…
Sussulti e gemiti nel cuore veleggiano,
quando ritornano alla mente
gli antichi riti della filiera della lana.
Non v’è goccia,
Per quanto bollente,
Che lavi
Questo mio corpo
Di un blu
Che non vuol andar via.
Ansimava per loro il dubbio
d’affidarsi i gesti più segreti.
A lui confidare ha potuto
gli occhi da gettarsi segreti.
La scorsa notte ho fatto un sogno:
mio padre cercava di virilizzarmi.
Ricordo ancora l’istante in cui si è accorto della mia carne;
lo sguardo atroce, inquieto.