Rosa
Se ne era andata l’estate, compivo sei anni quando nuvole dense liberarono un furioso acquazzone e gli alberi, la via di casa, la strada verso la scuola si avvolsero di brillantezza…
Se ne era andata l’estate, compivo sei anni quando nuvole dense liberarono un furioso acquazzone e gli alberi, la via di casa, la strada verso la scuola si avvolsero di brillantezza…
Si cresce inseguiti dall’eco del pianto primordiale, l’inizio della vita è il presagio della morte e dell’amore perduto. Lei non ha più un corpo…
Dal silenzio tumefatto si dispiegano poche parole. Il rumore della strada e una melodia lieve costeggiano le ore della sera e nel languore, sotto gli occhi intorpiditi…
La sua ombra si avventa ancora su di me, come quando da bambina mi rannicchiavo in un angolo con le braccia sulla testa…
Non sapevo dove sarei andata a finire. Avevo l’impressione che qualcuno stesse trattenendo il mio respiro in pugno..
Gabriele Esposito pubblica il suo romanzo d’esordio, Tutto finisce con me, per Wojtek Edizioni e svela, attraverso la vita e i pensieri del protagonista, gli infiniti volti della solitudine
Era una notte d’estate, silente e al tempo stesso brulicante di voci confuse, solitaria e insieme popolata di mille presenze. Ero io a contenerle…
Imbocco una via anonima, non so da dove vengo né dove sto andando, se è da tempo che cammino, se qualcuno mi ha già vista…
Si attende l’amore come si attende il giorno nelle notti insonni con un’impazienza che si acquieta solo nel gioco di luci che precede l’alba…
C’era attesa e silenzio. Braccia impreparate ad accogliermi, una casa che non era la mia ad attendermi. Non lo ricordo, ma posso immaginarlo…