Marta
È mercoledì pomeriggio. Barcollo su strade strette e desolate, dove il sole non penetra mai. Riconosco il suo portone blu e in ritardo, arrivo…
È mercoledì pomeriggio. Barcollo su strade strette e desolate, dove il sole non penetra mai. Riconosco il suo portone blu e in ritardo, arrivo…
Sono qui. Esisto mentre tutto frana. Io frano e il mondo è stabile e indifferente. O forse il mondo si è disintegrato e io sono una sopravvissuta, un fantasma morto che si aggira tra i vivi e ignora la sua sparizione…
Cimentarsi nell’apologia di un manga è complesso. Mi sorprende sempre come ogni rivendicazione del suo valore artistico cominci sempre con una giustificazione: “Non è solo un manga”…
A Milano c’è una piccola sala che condivide l’ingresso con una parrocchia locale. Vi si accede tramite un cancello in ferro con una grossa croce e, successivamente, una porta di legno anni Sessanta…
Erroneamente associata alla tristezza o usata come sinonimo della nostalgia, la malinconia ha in realtà una connotazione cangiante che muta a seconda del portatore…
La merda succede o la merda capita. Così diceva la frase che Patricio lesse sulla maglietta di Milady, alle due del mattino, quando lei aprì la porta dell’appartamento…
A cavallo tra Otto e Novecento, nel drammatico tornante degli anni della “crisi di fine secolo”, mentre a Milano tra il 6 e il 9 maggio 1898 le truppe del regio esercito italiano comandate dal generale Bava Beccaris…
Dall’altra parte della strada, minuscolo e lontano, sembra che lui stia camminando su uno strato di vetro sottile, e che di sotto si espanda un vuoto completamente nero…
L’uomo aveva due incavi vuoti, al posto degli occhi, come se con un cucchiaio glieli avessero fatti saltare…
All’inizio non pensavo sarebbe arrivato anche il mio turno.
Per anni mi ero come abituato alla malsana idea di essere immune a questo strano processo che prima o poi colpisce chiunque…