Per essere qui tutti gli altrove in pegno…
Per esser qui tutti gli altrove in pegno
e s’immolano al dio della presenza
gli immemoriali prima…
Per esser qui tutti gli altrove in pegno
e s’immolano al dio della presenza
gli immemoriali prima…
Non ho che un’alba
tra le mani che sfilo
come un rosario di luci
al fronte aperto del
giorno…
Procida
Un monte t’annuncia
Lega la vista e allinea
Il groviglio di accenti…
Irriconoscibile in modo straziante la fine.
Quel giorno mangiasti un biscotto,
quell’altro sono andata al parco…
Il mondo è cambiato.
L’ho capito adesso.
Ho chiuso gli occhi
e ho ricordato quando li chiudesti,
definitivamente, tu…
Sotto strati di roccia e lava,
dove il suono non riverbera e non c’è diversità,
nuoterai insolente
per risalire le parenti della crosta vulcanica…
Rivendico
un diritto
inviso ai più
il diritto a scomparire…
Segui l’eco di un passo
sulla riva rimasta,
sull’algente risacca
evanescente…
Sono un albero antico e mi nutro di terra,
la terra mi nutre
con pomi d’arancio e melograni
nel giardino che fu nostro…
La dissi essere silenziosa.
Loro mi chiesero cosa
e io risposi che a colazione
si erano scambiati i biscotti…