Proemio
i sono pomeriggi adombrati da un senso di vergogna, tragico ed aurorale, da una serica malinconia che in maniere meschine incastella la mia slavata figura…
i sono pomeriggi adombrati da un senso di vergogna, tragico ed aurorale, da una serica malinconia che in maniere meschine incastella la mia slavata figura…
Sotto strati di roccia e lava,
dove il suono non riverbera e non c’è diversità,
nuoterai insolente
per risalire le parenti della crosta vulcanica…
La scorsa notte ho fatto un sogno:
mio padre cercava di virilizzarmi.
Ricordo ancora l’istante in cui si è accorto della mia carne;
lo sguardo atroce, inquieto.
Nessun senso alla serenità di questi giorni
che nulla hanno da offrire
se non un cielo color Venezia
che mi scivola dentro:
sono ora pieno ed omogeneo
come le statue,
non posso oppormi.